Vogliamo condividere con voi alcuni momenti della consegna del libro negli ospedali di Arzignano e Valdagno con i clown di Viviamo in Positivo Arzivip. Un bel dono per i pazienti in attesa.
Grazie a chi ha aiutato, in vari modi, a realizzare questo meraviglioso progetto!
Ed ecco il racconto di Ombellico per Viviamo In Positivo Arzivip
“Parla loro con tenerezza. Lascia che ci sia gentilezza sul tuo volto, nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nel calore del nostro saluto. Abbi sempre un sorriso allegro. Non dare solo le tue cure, ma dai anche il tuo cuore.” Cosi diceva Madre Teresa Di Calcutta, in tutt’altra situazione senza dubbio, ma è proprio con questo spirito che noi claun di Arizivip abbiamo aderito all’esperimento d’amore che ha preso forma nel libro “racconti in sala d’attesa”. Quel piccolo volume sistemato sui tavolini dei vari reparti sembra essere un pezzetto del nostro cuore, lasciato li per chi vuole aprirlo e trovare qualcosa che gli tenga compagnia.
Quando noi claun di Arzivip abbiamo distribuito questi fantastici racconti nelle varie sale d’attesa,abbiamo trovato fin da subito grande adesione e i ringraziamenti sono cominciati a cadere come pioggia. In primis le infermiere che hanno esordito dicendo:” mancava proprio qualcosa di così bello qui” oppure:” ma che bel gesto, non pensa quasi mai nessuno a tutti quelli costretti ad aspettare in questa stanza!”. Un’emozione grandissima è stata vedere i volti di qualche paziente entusiasta che ha scorso velocemente il cartellone dove è spiegato il perché di questo libro, poi l’ha preso in mano e ci ha sorriso con la stessa gioia dei bambini quando trovano un regalo sotto l’albero a Natale. Penso questi libri verranno molto sfogliati e le sale d’attesa degli ospedali di Arzignano e Valdagno prenderanno il profumo della carta nuova. La settimana successiva alla consegna è stata sorprendente: guardando quei libri si capiva chiaramente che erano stati presi in mano e qualche angolo era piegato verso l’interno quasi a dire:” sono arrivato qui a leggere, la prossima volta so da dove ricominciare”.
C’erano pazienti che lo stringevano tra le mani e lo raccontavano ai propri cari con lo stesso entusiasmo con cui si narra un lieto evento. Si può proprio dire che questi libricini siano un gesto d’amore, una folata d’aria fresca e un naso rosso sempre vigile e attento, che in silenzio sorveglia e si prende cura di chiunque gli dedichi qualche minuto.